Lago Sottano della Sella 29 Agosto 2009 ( Valle Gesso - vallone dalla Meris )

Io e Manu saliamo al rifugio Livio Bianco il venerdì pomeriggio sul tardi. Arriviamo giusto per una rinfrescatina e per la cena. Si dorme al rifugio e, l'indomani all'alba, tempo permettendo, si sale sul monte Matto ed al ritorno immersione nel lago.

La cena è ottima e l'accoglienza di Livio (il bravissimo gestore) ti fa sentire a casa. Dopo qualche chiacchierata e qualche bevuta si va a nanna.

Il mattino dopo il tempo è ottimo e, dopo una veloce colazione, si parte. Passiamo vicino al lago Soprano della Sella che viene messo subito nel calendario immersioni del prossimo anno. La salita è veramente fantastica, salvo il fatto di esserci persi seguendo tracce di omini di pietra devianti...ma cartina alla mano e un pò di arrampicata non programmata ci  porta sulla retta via. Eccoci finalmente in punta insieme a giovani stambecchi che sembrano essere incuriositi dalla nostra presenza...purtroppo le nuvole non tardano ad arrivare e la veduta sull'Argentera e il canale di Lourousa viene meno. Il panorama è comunque straordinario... ci sentiamo in cima al mondo.

Ma ora bisogna scendere, mi aspetta ancora l'immersione.!

Dopo due orette siamo al rifugio dove recupero lo zainone con l'attrezzatura. Nel mentre conosciamo Matteo un simpatico ragazzo di Milano che è in valle per fare studi sulle libellule del parco Alpi Marittime...dopo con lui farò il percorso di rientro...e Manu? Lo scoprirete dopo.

Salutiamo Livio il gestore e via al punto di immersione. Scelgo la roccia da cui mi ero già immerso anni fa alla ricerca della barca della regina...che non c'era. Preparo la bombola, vesto la muta controllo le attrezzature e...ho dimenticato a casa il computer e il profondimetro. Il lago spara giù oltre i 30 metri; essendo in quota, senza strumenti è veramente pericoloso...meglio non rischiare e così penso di aver effettuato il tutto sui 6-7 metri. L'acqua è freddolina ma limpida. Intorno tanti tronchi di alberi caduti nel lago chissà quanti anni fa; uno molto levigato, da lontano mi è quasi sembrata la chiglia della famosa barca reale! Da un lato questo lago mette un pò di paura; guardando più in giù vedo il buio denso, ricordo ancora che oltre i 15-20 metri non si vede niente anche con la torcia...è buio come la notte più scura! Meglio così, la mia dimenticanza mi obbliga a stare con il pelo dell'acqua a vista. In ogni caso non bisognerebbe fare immersioni senza strumenti; già siamo in quota e in solitaria, ma dopo essersi portati lo zainone fin sù non riesco a resistere!

Fine immersione, spreparo veloce e con Manu comincio la discesa a valle. Si chiacchera e si scende con passo deciso, forse fin troppo. Infatti, a 15 minuti dal rifugio, Manu si inciampa sul sentiero e si schianta letteralmente di faccia su una roccia.

Sangue dappertutto, frattura esposta del naso! Dopo il primo panico, la calma prende il sopravvento. Compio il primo soccorso e appena arrivano altri escursionisti corro al rifugio dove Livio chiama subito l'elisoccorso. Dopo meno di 20 minuti è sopra le nostre teste e i soccorritori portano a valle la povera Manuela...sono veramente professionali e umani, non basteranno mai i ringraziamenti per il lavoro che compiono.

Così Matteo mi ha accompagnato fino a valle e chiacchierando del più e del meno ogni tanto mi passava la preoccupazione .

Ma alla fine tutto si è concluso bene.

Grazie a tutti